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Anna Portelli Service & Experience Designer

Come User Experience Designer mi occupo di ascoltare gli utenti e tradurre i loro bisogni su una interfaccia digitale, progettandone interazioni ed elementi in modo da garantire loro la migliore esperienza d’uso possibile.

Faccio questo lavoro ormai dal 2005, iniziando quasi per caso, subito dopo la laurea di Scienze della Comunicazione a Torino. In questi anni ho scoperto e lavorato per diversi settori di business, dai siti istituzionali della pubblica amministrazione, a siti e app per competizioni sportive, progetti di comunicazione di prodotto, HMI e infotainment automotive e ancora interfacce di domotica e smart fitness.

Da tutti questi ambiti ho imparato che il segreto per progettare una buona user experience è sempre quello di immedesimarsi nelle persone che utilizzeranno il nostro servizio, immaginare i loro bisogni e i percorsi naturali che li portano a risolverli. Tradurre tutto questo in interfacce digitali facili, intuitive ed efficaci, è il succo di questo mestiere. Un mestiere che nel tempo si evolve e si trasforma ma che resta ancorato all’unico principio per cui le persone - che noi chiamiamo “utenti” - sono il vero centro della progettazione.

A volte ho imparato più sul campo che sui libri, con la fortuna di avere sempre incontrato persone capaci di insegnarmi i segreti della User experience e lavorando per brand e progetti con obiettivi ambiziosi come le Olimpiadi di Londra 2012.

Nel mio lavoro, i due momenti che più mi appassionano sono la definizione dell’Architettura dell’informazione e la conduzione dei test con gli utenti.
Da una parte, il mettere ordine ai contenuti, attribuirgli le giuste gerarchie, trovare la strada migliore per collegare tutte le pagine, è una sfida che mi intriga ogni volta. Parto da una ricerca con gli utenti, attraverso survey o card sorting, per poi arrivare alla formulazione di una proposta da valutare e raffinare insieme in iterazioni successive.
I test con gli utenti, invece sono la prova del 9 dell’intero processo di progettazione, la parte più importante per assicurarci il risultato migliore.
Nel 2022 la mia strada incontra quella di Tangible e prosegue nella reciproca condivisione dei principi dello User Centered Design e nel credere fortemente in un modo di lavorare collaborativo e inclusivo.

Amo leggere, viaggiare e girovagare senza meta per le strade di Torino, ma sopra ogni cosa amo correre e a questo sport dedico il mio tempo libero.
La corsa è fatica, sfida con se stessi ed emozione, e il brivido di finire una maratona è qualcosa di incredibile e bellissimo.



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